Chi sono

la mia biografia

mi presento

Magaly Arocha Rivas

Sono Magaly Arocha Rivas e sono originaria di Caracas, Venezuela. Dopo il liceo scientifico, ho frequentato l’università con indirizzo Studi Internazionali e, vinto il concorso diplomatico, mi è stata assegnata la prima destinazione: la Santa Sede. A Roma ho frequentato lo studio dell’artista Ninni Verga dove ho affinato la tecnica pittorica.

Sono tornata a Caracas per poi spostarmi di nuovo, stavolta a Napoli, città che per certi versi mi ricorda la mia città d’origine: caotica e colorata. Quando, il 30 giugno del 2011 è arrivato il trasferimento a Caracas, ho deciso di non andare e restare in Italia per dedicarmi alle figlie e alla famiglia. A Bologna, dove vivo e lavoro attualmente, ho ripreso lo studio del disegno, lasciata la carriera diplomatica, ho trovato la mia nuova identità come pittrice figurativa.

Ciò che mi preme maggiormente diffondere e comunicare è la mia vicinanza agli ultimi, che non sono soltanto i poveri o gli emarginati ma spesso anche le persone a noi più vicine, come le donne, o popolazioni ai più sconosciute come quelle indigene residenti in Amazzonia. Le mie tele raffigurano, dunque, la società contemporanea e insieme a essa le tematiche che la animano e definiscono: il femminismo, le criticità ambientali odierne, le dinamiche belliche proprie di alcuni Paesi.

Attraverso il ritratto, mi dedico a una pittura che non sia iperrealista nelle linee e nelle forme ma quanto più profondamente realistica e veritiera rispetto al mondo in cui viviamo, alle problematiche che interessano gli uomini e le donne di oggi, con lo scopo di dare voce e far conoscere storie quotidiane che purtroppo non di frequente sono sotto i riflettori dei mass media, ma che ogni giorno provo a conoscere un po’ di più attraverso lo studio, la passione e la ricerca.

come lavoro

Le mie tecniche

La mia tecnica d’elezione è l’olio su tela, che utilizzo spesso in unione con l’acrilico. L’elaborazione del dipinto avviene prima con i pennelli e poi con la spatola, per dare spazio al gesto intuitivo e alla forza della materia. Recentemente utilizzo basi in gesso e strumenti diversi per la stesura dei colori.

Il mio approccio espressionista mette in rilievo la fisicità della raffigurazione, dove sono visibili i chiaroscuri e i decisi cromatismi.