La scapigliata a modo mio. Omaggio a Leonardo

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La scapigliata a modo mio. Omaggio a Leonardo. (2021). Foglie, gesso, acrilico, olio, sanguigne, carboncino e matite su tela. 50×50

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Descrizione

Il primo il più vecchio dei grandi maestri: Leonardo da Vinci, riteneva che il compito dell’artista fosse l’esplorazione del mondo visibile. Nulla c’era nella natura che non lo incuriosisse e che non alimentasse il suo ingegno.

Ho voluto reinterpretare uno dei suoi dipinti – a mio umile parere – più belli: “La Scapigliata” databile al 1508 circa.

La testa femminile è delicatissima, lo sguardo rivolto verso il basso. 

Mi hanno colpito i suoi lineamenti: dolcissimi, le labbra che annunciano un timido sorriso. 

Il chiaroscuro esalta il rilievo e poi ci sono i suoi ricci mossi. 

Perché questo dipinto? Questa immagine rievoca i “moti dell’animo” uno dei principi chiave della poetica leonardesca.

In questo periodo ho riflettuto molto sulla natura e il futuro di questa Terra che lasceremo in eredità ai nostri figli. 

A parte la minaccia dei virus e dell’inquinamento ci sono ancora tante guerre subdole per il controllo delle risorse e ritengo che noi nel nostro piccolo possiamo dare il nostro contributo attraverso i nostri lavori. 

Nella mia reinterpretazione mi sono voluta collegare con la natura che tanto incuriosiva e ispirava al Maestro. 

Ho usato una base di gesso e foglie del mio giardino che ho fatto essiccare e incollato per poi lavorarle con l’acrilico. 

Per il disegno ho usato le matite sanguigne e il carboncino (sempre la natura anche negli strumenti del pittore) per concludere con le pennellate ad olio.

Trascorrono i secoli, passano i Maestri ma le loro opere restano. Leonardo ha lavorato su una base di legno io ho lavorato sulle foglie. 

La natura stabilisce i ritmi. Ci presenta sempre il conto, nel bene e nel male. E’ dolce e fragile come questa fanciulla ma quando si arrabbia sa anche essere implacabile. 

Ogni giorno con ogni nostra azione ci indebitiamo con la Terra consumandone le risorse naturali. “Non ostante la pandemia nel 2021 l’umanità ha vissuto come se avesse le risorse di 1,6 Terre” (@will_ita)

La Terra va preservata perché lei continua ad essere (per tanti artisti e non) un mezzo per acquistare la conoscenza del mondo che ci circonda e del quale abbiamo bisogno per la nostra arte